Panettone o pandoro?
Presepe o albero?
Tortellini in brodo o lasagna?
I regali si scartano la Vigilia o il 25 dicembre?
Qui in Italia il dibattito natalizio solitamente verte su quale di queste tradizioni sia quella giusta da rispettare e probabilmente, non ne verremo mai a capo.
Nel resto del Mondo però di queste tradizioni non sono nemmeno lontanamente a conoscenza, perché, ovviamente, ogni paese ha le proprie da rispettare e onorare. Vediamone alcune originali e meno conosciute:
- In Norvegia, è tradizione nascondere bene tutte le scope che ci sono in casa, per evitare che gli spiriti cattivi, le utilizzino per cavalcare la notte volando e rubando i doni che Babbo Natale ha lasciato nelle case dei bambini.
- A Turku, in Finlandia, si inaugura il Natale con la Dichiarazione Natalizia di Pace: una tradizione iniziata nel Medioevo che viene seguita ancora oggi. Tutti i finlandesi la seguono in tv e solo da quel momento il Natale per loro può veramente iniziare.
- In Norvegia, c’è una leggenda invece direttamente ispirata al mito di Thor: infatti, da loro a bussare alla porta delle case per distribuire i regali è Julebukk, un uomo travestito con una maschera da capra, che intona canti natalizi in cambio di bevande calde e dolcetti.
- In Ucraina e in Polonia, i regali si scartano quando in cielo compare la prima stella della sera: il bambino più piccolo in famiglia, viene incaricato di osservare il cielo e quando vede spuntare la prima luce, può dare il via agli altri per aprire i tanto attesi regali.
- In Islanda c’è un pericolo: Jólakötturinn, è un gatto natalizio spietato: mordicchia i bambini che non hanno fatto i compiti e che non sono stati buoni abbastanza da meritarsi i regali.
- In alcune zone della Spagna, i regali vengono portati da: Tìo de Nadal o Tronco di Natale – un pezzo di legno che decorato con piccole gambe e il tipico berretto catalano, viene riempito di regali e dolcetti. La sera di Natale il tronco viene colpito fin quando il suo interno non fuoriesce. Povero Tìo.
In Germania esiste la tradizione del cetriolo di Natale: tra le varie decorazioni infatti viene sistemata anche una a forma di cetriolo. Le origini della tradizione sono ancora confuse e sul web ce ne sono mille, forse tutte sbagliate, fatto sta che chi la mattina di Natale trova il cetriolo, ha diritto ad un regalo extra.
- A Caracas invece, a Natale si va in chiesa sui pattini: sì, per recarsi alla Misa de Aguinaldo, i fedeli usano i pattini, tanto che per motivi di sicurezza, molte strade vengono chiuse al traffico.
- In Messico, nella regione di Oaxaca si celebra la Noche de Rabanos, la Notte dei Ravanelli: ogni anno, il 23 dicembre, gli artigiani si riuniscono per sfidarsi intagliando un ravanello gigante, tipico della zona. La migliore scultura viene premiata.
- In Galles potrebbe capitarvi di sentir bussare alla porta e aprire…ad un teschio di cavallo indossato da una persona nascosta da un lenzuolo che, assieme ad alcuni amici, canterà per voi oppure vi sfiderà in una gara di insulti in rima in gallese. Contenti loro..
E lo schiaccianoci che decora i piatti di questi scatti in collaborazione con Easy Life e che fanno parte della collezione Nutcrackers?
Ormai diventato simbolo del Natale in tutto il mondo, era inizialmente invece sinonimo di protesta: una popolazione di una zona tedesca a confine con la Repubblica Ceca decise di ribellarsi alle tasse pesantissime costruendo un grande soldato di legno che schiacciava le noci.
Adesso, da simbolo di protesta creativa, lo schiaccianoci rappresenta il Natale nel suo spirito migliore, quello fatto di sogni, gentilezza e ricchezza spirituale.
Lo sapevate?
POST IN COLLABORAZIONE CON EASY LIFE
Foto Sara D’Alberto