Aria di primavera. Finalmente. Sole caldo in faccia. Abiti svolazzanti. Gambe scoperte. Trucco più leggero. L’aperitivo all’aperto dopo il lavoro. I picnic della domenica sul prato. Le gite fuori porta. Questa primavera si sta facendo attendere. Si sta facendo corteggiare più del solito e ora, più che mai, sentiamo il bisogno di leggerezza e di giornate più lunghe. La primavera, lo ammettiamo, è la stagione che amiamo di più.
Quel momento in cui ci togliamo di dosso il grigiore e la voglia di stare chiuse a casa, tra le coperte e un bel libro, per rimetterci in gioco e vivere all’aperto. Rappresenta la nostra voglia di cambiamento. A partire dall’armadio. Ecco perché questo mese abbiamo deciso di curiosare tra le pagine di Instagram alla ricerca di qualcosa di nuovo da indossare e di colori allegri da abbinare a tessuti freschi e delicati. Abbiamo scelto tre profili che da sempre accendono la nostra curiosità e la nostra ricerca del bello e
vogliamo raccontarveli… perché la bellezza va condivisa, non credete?
Quando ero piccola ero convinta che mia zia fosse una strega e pensavo di aver ereditato quel gene da lei. Federica, invece, ha una nonna che di mestiere faceva la sarta. E, lei, quel gene l’ha ereditato davvero. La Sartoria dei Confetti è il suo laboratorio fatto di tessuti, di stampe e di creazioni uniche. Il nome è venuto fuori quasi per caso, in un sabato pomeriggio tra amici ed unisce la sua passione per la sartoria con quella dei confetti, quei piccoli dolcetti che su di lei hanno un fascino particolare e con i quali ha,
più o meno, iniziato la sua avventura creativa.
Sono stati i piccoli eventi e le decorazioni di feltro sulle bomboniere, infatti, a spingerla a dare il via al suo mondo fatto di ago e filo, abiti e, soprattutto gonne. Quelle gonne, che sono entrate nella sua vita quasi per caso, quel giorno in cui, non sapendo cosa indossare per un’intervista, ha preso uno
scampolo dall’armadio e ha creato la prima gonna firmata La Sartoria dei Confetti.
Da lì il resto è storia. Ed è stata una storia quasi incredibile. Un successo inaspettato. Perché Federica non credeva che davvero quella sua creazione, realizzata semplicemente per sé stessa, avrebbe riscosso così tanti apprezzamenti. Il gioco della creazione, l’attenzione per i dettagli, la voglia di realizzare capi che parlino direttamente alle persone sono le caratteristiche che contraddistinguono La Sartoria dei Confetti.
Perché, dietro ogni creazione, si nasconde il desiderio di regalare ad una donna una gonna o un
abito in grado di farla sentire unica e inimitabile. Ed è proprio questo lo spirito di tutte le collezioni di Federica. Capi unici creati con tessuti unici, a volte anche fuori produzione.
Al di là delle logiche di un mercato di massa. Più vicino ad un mondo artigianale e sartoriale, fatto di piccole attenzioni e cose belle da indossare.
Perchè ci piace
Per quel sapore romantico e iper femminile
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La sua ultima collezione è stata raccontata tra le piante e le luci soffuse di un orto botanico. In un’atmosfera quasi fuori dal tempo e dallo spazio. Ed è così che ci piace immaginarla mentre crea. Intenta ad attraversare un bosco delle fiabe.
Carolina Emme è passione e voglia di sperimentare. È l’allure romantica di Jane Austine. È l’anima rock e gipsy di donne forti e indipendenti.
Carolina Emme nelle sue creazioni ci mette un pezzo di sé. Nelle linee, nei tagli e nei tessuti vintage e fuori produzione, che va a ricercare come se fossero dei tesori inestimabili. La sua è una passione che nasce sin da quando è stata in grado di tenere una matita tra le mani. “Voglio fare la stilista” era la frase che ripeteva di continuo alla sua famiglia. E bisogna ammettere che di avere stoffa la dimostrato. Da qualche anno ha cominciato a disegnare le sue collezioni. Con tratti semplici e morbidi, che delineano in qualche modo la sua personalità e quella di chi sceglie di indossare le sue creazioni.
Creazioni che svelano un lato impalpabile della femminilità. Dentro c’è tutto il mondo di Carolina Emme. Quello fatto di libri. Di musica e di epoche lontane. Della predilezione per una moda disegnata addosso in modo semplice e autentico. Carolina ama tutto ciò che non travalica i confini dell’eccesso e sceglie di disegnare ciò che più riesce a metterla a suo agio e che immagina sulle donne che acquistano i suoi capi.
Gonne, pantaloni, ma anche t-shirt e abiti, che con un pizzico di malizia, ricordano le streghe bellissime e ammaliatrice di vecchi racconti. La sua mente viaggia talmente veloce, nel guizzo veloce di un’idea, da
riuscire a realizzare più collezioni in uno stesso anno, rispetto a quelle canoniche. Forse perché il suo percorso creativo raccoglie il suo essere eclettico e versatile.
Forse perché dentro ha talmente tante cose da raccontare e da dire che pochi abiti e due stagioni non bastano. E noi non possiamo che esserne felici.
Perché ci piace
Perché ogni suo capo è come un viaggio nel tempo
La trovate su Instagram
Un uragano di idee. Una parlantina veloce e sorridente che tradisce quell’accento solare e palermitano. Dietro La Ragazza dello Sputnik si nasconde Carla e la sua avventura di donna imprenditrice, artigiana e piena di creatività. La sua storia parte da lontano. Dai libri di storia antica e archeologia. Una storia, che, per caso, è approdata di fronte ad una macchina da cucire, che, poco alla volta, ha preteso di essere scoperta ed utilizzata.
Carla ha cominciato a prendere in mano ago e filo con la scusa di creare piccoli oggetti e regali per amici e famiglia. Poi, sono arrivate le borse, il suo grande amore. Ora il suo shop online è una vetrina colorata di abiti leggeri e versatili. Di tessuti che raccontano il sole caldo di Sicilia e il suo mare smeraldino. E, non a caso, nella sua collezione per questa Primavera – Estate, spuntano anche i costumi da bagno.
Costumi che mantengono intatta la filosofia della sua creatrice e che seguono le linee morbide e sbarazzine degli altri capi. Chiamarla una collezione è riduttivo, perché ogni capo è stato pensato per avere un’identità e un’anima propri. Quasi possedessero una personalità distinta. Come se fossero le amiche di una vita.
E infatti, queste creazioni hanno il nome di una donna: C’è Giulia, Brigitte, Greta; caratteri diversi per capi diversi.
Questo lo spirito creativo che guida Carla e la sua macchina da cucire, insieme alla curiosità per il mondo che la contraddistingue e alle amicizie che fanno da ponte tra la sua Isola e il resto di Italia. Come questa ultima (Carla, perdonami se continuo a chiamarla così) collezione, realizzata con i tessuti disegnati da un’altra mente creativa, Giulia di Le Petit Rabbit. Una storia di amicizia, insomma, questa collezione. Il sodalizio di quattro mani che hanno fatto nascere abiti, top e pantaloni, pensati per tutte quelle donne che hanno bisogno di sentirsi sé stesse sempre e comunque. Un ultimo dettaglio: cercate nello shop le collane in ceramica… io mi sono innamorata!
Se volete saperne ancora di più su Carla, leggete la sua intervista QUI.
Perché ci piace
Perché le sue creazioni portano alla mente una sensazione di libertà.
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