Mia mamma ancora se lo ricorda: da piccola ho imbrattato (o decorato, a seconda dei punti di vista) il meraviglioso mobile cassettiera di mia nonna, in campagna, riempiendolo di stampini di un cagnolino fucsia all’epoca molto famoso (mitici anni 80).
Mi pare si chiamasse Poochie, anche Wikipedia mi dà ragione 🙂
Ringrazio ancora la pazienza di mia nonna che ha fatto passare la cosa come semplici istinti megalomani di una bambina che tendeva a marchiare ogni oggetto incontrasse sulla sua strada, ma tant’è, la passione dei timbrini mi è rimasta.
Non chiedetemi il perchè ma li trovo così vintage, così…indelebili, è davvero il caso di dirlo, che mi fanno pensare ad un’impronta personale che vada oltre il tempo.
Esagero? Forse, ma è nella mia natura, sopportatemi per favore! 😀
Ovviamente appena ho scoperto dell’esistenza di Castello di Zucchero e ho combinato un nome già di per sè appetitoso, alla magia dei timbri, ho capito che la bambina che è in me doveva scrivere un post per segnalarveli. Voilà.
L’idea nasce dall’amore per la scrittura di Chiara che, già in tenera età, riempiva pagine di quaderni che sembravano stampati invece che scritti a mano. Un articolo su Elle le fa scattare la molla che libera la sua creatività sopita e grazie a due amici grafici, pian piano il progetto di Castello di Zucchero prende forma….e timbro 🙂
Timbri per scaldare degli auguri di compleanno, timbrini per personalizzare bigliettini da visita, partecipazioni matrimoniali e molto molto altro.
Date un’occhiata qui sotto ad alcune creazioni di Chiara:
Se all’epoca avessi usato questi timbri invece di quelli di Poochie, nessuno avrebbe avuto niente da eccepire, scommetete? 🙂
DOVE:
Il Castello di Zucchero
Grazie mille per lo splendido post!
Chiara
Autore
Grazie a te! Mi sono accorta di un refuso che ho appena corretto.
Scusami per la svista! 🙂