Certe volte penso che sarebbe bello tornare a studiare, a fare l’Università, a sottolineare libri, scrivere note a margine con la matita sulle pagine più interessanti, riscrivere appunti presi di fretta, comprare quaderni con la copertina colorata che mettono allegria solo a guardarli, anche se meno ad aprirli.
Bella lei, direte voi, certo che a tutti piacerebbe tornare indietro, non avere a che fare con riunioni noiose, organigrammi infeltriti, meccanismi così triti e ritriti che a stento riconosciamo!
Ma io non voglio tornare indietro, io voglio andare avanti! Studiare per un nuovo progetto, cancellare, poi riscrivere, poi rileggere, poi ancora riscrivere, modificare.
Ma io non voglio tornare indietro, io voglio andare avanti! Studiare per un nuovo progetto, cancellare, poi riscrivere, poi rileggere, poi ancora riscrivere, modificare.
Io, i miei quaderni con la copertina con i cupcakes alle fragole, l’iPad sempre a portata di dito, tante idee, zero tempo, tanta paura di non riuscire a realizzare quello che mi frulla in testa più veloce di una planetaria.
Dio solo sa quanta voglia avrei di vincere delle ore in più ed andare da Gogol, ordinare uno yogurt greco col miele e sedermi a scrivere e osservare, al riparo dal casino, dalla fredda distanza di alcune situazioni.
Tosca e suo marito hanno aperto quasi 3 anni fa una libro-caffetteria (mi perdonino il termine improprio) che ricorda da vicino quei posti magici visti nei telefilm americani di qualche anno fa, dove le persone si trovano per chiacchierare, scambiarsi opinioni sul vino (come abbiamo sentito mentre eravamo lì), leggere, bere un caffè caldo e scegliere un libro da regalare.
Wi-fi e acqua gratuiti, poltrone consumate e quindi comodissime, due piani di volumi classici che si affiancano a nuove proposte, questo posto gestito da una coppia giovane che si circonda di collaboratori amici vecchie e nuovi, ha una forza e insieme una calma del tutto nuovi e sconosciuti ad altre realtà simili.
Reading, presentazioni di libri, mostre fotografiche, momenti di degustazione di vini, Gogol è vivo e in movimento dalle 9 alle 22, dal martedì alla domenica.
Niente aperitivo, qui si può entrare alle 10 del mattino e mangiarsi una michetta col salame di Barzi o farcita di mortadella Bologna presidio Slow Food.
Bruschette, tapas, pecorino e fave, tagliere di un solo salume scelto o di caprini, qui si mangia bene, con materie prime scelte fin dal produttore. Biscotti al burro, pane e Nutella, brioche, marmellata al mirtillo, melograno, albicocca, crema, miele e Nutella: chi ha voglia di dolce non resta a bocca asciutta!
Da Walace a Bender (‘L’inconfondibile tristezza della torta al limone’) la scelta dei libri è vasta e spazia da proposte sul design consapevole, dalla moda ai viaggi e al food (‘Cucinoterapia’, ‘Il cucchiaino d’argento) senza dimenticare i più piccoli (che carino ‘I pisolini di Polly’).
Mentre Paolina, la mascotte di casa, si aggira curiosa, amici entrano ed escono, studenti tracciano con penne rosa grafici pieni di numeri che mi fanno venire i brividi e signore guardano me e Andrea che facciamo foto come fossimo due marziani mentre sorseggiano il loro tè 🙂
Promettiamo a Tosca di tornare presto, ci piacerebbe farlo davvero.
Noi, iPad, portatile, appunti e tanta voglia di studiare e imparare, ancora.
DOVE:
Gogol&Company
Via Savona 101, Milano
http://www.gogolandcompany.com/