Immaginate un weekend in cui vi svegliate alle quattro del mattino, camminate in salita prima e in discesa poi, tornate a casa con le scarpe infangate e il fiato cortissimo. Vi piacerebbe? Forse no.
Ma se aggiungessi che la sveglia così presto serviva per vedere il sole alzarsi tra le montagne del Trentino, che le camminate in salita fossero necessarie per arrivare in una malga dove il tempo sembra essersi fermato e che le scarpe infangate fossero il risultato di una gara con gli altri compagni di spedizione per vedere chi arrivava a fine giornata più sporco? La prospettiva cambia totalmente e racconta un weekend diverso che ci ha lasciato il sapore buono del latte fresco della malga e il sorriso di chi ci ha accolti con calore.
L’iniziativa #albeinmalga, promossa da Visit Trentino e in collaborazione con Apt Val di Chiese, ci ha permesso infatti di vivere un weekend che è iniziato molto presto per raggiungere a piedi malga Stabolone e di godere, durante il cammino, della luce dell’alba e del silenzio della valle interrotti solo dai racconti della nostra guida (e dalle mie imprecazioni di cittadina poco abituata a camminare in montagna, mea culpa).
Ad accoglierci, le oltre duecento mucche ‘in vacanza’ sulle Alpi, l’affetto dei cani scodinzolanti poco prima di essere chiamati al lavoro di portarle al pascolo, i pastori allegri che ascoltano i Cold Play mentre le mungono e Mandra, che insieme al marito gestisce la malga abitata anche dai tre figli e dalle persone impiegate nelle varie mansioni legate agli animali.
Piccola, bionda, giovane e solare. Quattro aggettivi per descrivere questa trentatrenne che si sveglia ogni mattina alle quattro e mezza e con dolce fermezza è il punto di riferimento della malga, nonchè casaro famoso per la bontà dei prodotti che produce. Mandra ci spiega, senza smettere mai di lavorare, le diverse fasi della produzione di burro e formaggio, lasciandoci divertire come bambini che preparano le forme di burro fresco e facendoci assaggiare la cagliata appena preparata.
Un lavoro il suo, fatto di conoscenza, esperienza, tentativi, rigore, controlli e altissima qualità, la stessa che assicura prodotti come quelli che abbiamo assaggiato a colazione (ce la sogneremo a lungo quella colazione): il burro fresco della malga spalmato sul pane con la marmellata è uno dei motivi che varrebbe la pena di fare alzatacce a ripetizione, altrochè!
Formaggi stagionati e formaggelle fresche, latte caldo da bere tutto d’un fiato, sapori sconosciuti che diventano ben presto familiari, l’aria buona della montagna e quel senso di pace che è così raro trovare ma che sembra così naturale in questo contesto.
Ecco cos’è stata per noi Malga Stabolona.
#albeinmalga continua ancora nel mese di Agosto, se siete interessati, fatevi un giretto qui.
Mi viene da dire solo wow!!!Deve essere stato un weekend fantastico!!!Tanta fatica e alla fine una colazione che dire genuina è poco..e ti senti in pace col creato!!! ^^
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Flavia è stata una faticaccia tremenda, specialmente per me che sono una frana in queste cose! Ma ti giuro che ne è valsa tantissimo la pena, pane e burro non ha mai avuto un sapore così buono 🙂
Voglia di montagna.
Trovo che questa iniziativa: alba in malga, sia davvero interessante, per conoscere le malghe e la persone genuine che vivono e lavorano.
E poi stare a contatto con la natura in montagna è una cosa che adoro sin da bambina.
Bellisime le foto del post
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Hai perfettamente ragione Giada, #albeinmalga è davvero un’iniziativa intelligente. Noi siamo stati accolti in malga Stabolone come fossimo dei cari amici.
La camminata per arrivare alla malga è stata un po’ faticosa per chi come noi non è tanto abituato a certi sentieri, ma ne è valsa doppiamente la pena: fare colazione in malga con il latte fresco ci ha fatto tornare bambini 🙂
E mungere le mucche ascoltando in sottofondo i Coldplay non ha prezzo 😉