Da bambina ero la compagna di viaggio peggiore che i miei genitori potessero desiderare, non tanto perché non mi adattassi bene alle situazioni o fossi capricciosa o pigra, quanto per l’assoluta mancanza di pazienza negli spostamenti.
Esempio: dopo nemmeno venti minuti dalla chiusura delle portiere dell’auto, quando mio padre praticamente non aveva ancora imboccato l’uscita nord della città, io iniziavo: ‘Ma quanto manca?‘.
Odio puro. Lo so e l’ho capito troppo tardi.
Fate conto che in un viaggio di un’ora e mezza cadenzavo la fatidica domanda almeno ogni venti-trenta minuti quando riuscivo ad avere una buona resistenza. Alla fine, per disperazione, i miei cedevano a periodiche soste in Autogrill per: farmi bere, comprarmi qualcosa da leggere, prendermi un gelato, varie ed eventuali.
Ho pensato a loro e alle loro soste forzate da una bambina noiosa proprio pochissimi giorni fa, all’inaugurazione del Bistrot di Fiorenzuola d’Arda, un progetto Autogrill in collaborazione con l’Università delle Scienze Gastronomiche di Pollenzo, con un obiettivo semplice ma assolutamente non scontato: offrire ai viaggiatori una sosta all’insegna della qualità e dell’eccellenza dei prodotti enogastronomici del territorio delle province di Parma e Piacenza.
Il bistrot è strutturato su due piani: quello inferiore accoglie chi si ferma in cerca di una pausa corroborante con il profumo del pane appena sfornato, delle focacce da farcire, con spremute e succhi di frutta fresca o con un caffè napoletano dall’aroma inconfondibile, lo stesso che mi rimanda indietro nel tempo, a quando ci alzavamo prestissimo per partire e il profumo del caffè era una vera e propria coccola e rimedio contro il sonno da viaggiatori mattinieri.
Il primo piano ospita invece l’area dedicata alle eccellenze dei produttori locali: dallo spettacolo della pasta fresca preparata tutti i giorni nel laboratorio a vista e che propone, tra le altre cose, paste tipiche come i deliziosi ravioli piacentini, preparati con le farine de I Molini di Voghera.
C’è poi l’angolo dedicato ai piatti freddi, quello in cui viziarsi con la mozzarella filata al momento e i salumi DOP, oppure mangiare la giardiniera più fresca e saporita allo stesso tempo, che abbia mai assaggiato.
Siccome siamo in Emilia, non può mancare l’angolo griglia da cui si sprigiona il profumo inconfondibile delle carni arrosto o del mitico gnocco fritto, da accompagnare ai salumi, i formaggi e verdure fresche.
Oltre all’ottima scelta di vini, troverete sempre a vostra disposizione, la mitica Acqua del Sindaco, buona, fresca e etica.
Insomma, il bistrot di Fiorenzuola d’Arda non solo offre una pausa gourmet e di qualità a chi si ferma, ma diventa uno dei motivi principali per interrompere momentaneamente il viaggio, rendendolo ancora più piacevole, a prescindere dai ‘quanto manca‘ dei bambini impazienti a bordo, ovviamente!