Dimmi dove vai in vacanza e ti dirò come non fare brutta figura a tavola!
Avete già pianificato la vostra estate, calendario (ed estratto conto) alla mano o siete più per l’improvvisazione e la filosofia last minute?
Qualunque sia la vostra scuola di pensiero salvate tra i preferiti questa piccola guida al galateo gastronomico estero per evitare spiacevoli scivoloni.
Se la vostra scelta è caduta sull’ Oriente, sappiate che:
- in Cina, ci si divide tra regole condivise universalmente (arrivare in orario e vestirsi bene come segno di rispetto per gli altri commensali) e abitudini decisamente meno usuali (non lo fareste mai nel Belpaese, ma qui il rutto a fine pasto è segno di apprezzamento per ciò che si è consumato). La scarpetta invece, non viene condonata; intingere qualcosa nel cibo è considerato mancanza di educazione. Sappiate anzi che è buona norma non lasciare mai il piatto lasciato totalmente vuoto: un piccolo avanzo è segno che il padrone di casa ha messo a disposizione cibo a sufficienza per saziarvi.
- in Giappone, partiamo dai fondamentali: le bacchette. Mai incrociarle, leccarle o infilarle verticalmente nella ciotola di riso, modello “spada nella roccia”. E mai, mai, veramente mai usarle per passare del cibo a un altro commensale: è un gesto che si compie esclusivamente durante i funerali!
I cucchiai non sono diffusi, perciò bevete tranquillamente la vostra zuppa dalla scodella. Se contiene dei noodles, risucchiateli pure e nessuno inorridirà, garantito; al contrario, più rumoroso sarà il risucchio, maggiore sarà l’apprezzamento che dimostrerete al cuoco.
- nella “terra del sorriso” la forchetta serve solo ad aiutarsi a caricare il cibo sul cucchiaio, che è la posata principale.
In Thailandia si è inoltre soliti condividere i piatti di portata, che saranno serviti in contemporanea e posti al centro del tavolo perché ciascuno possa servirsene: attenzione però a non prendere mai l’ultimo boccone dal piatto principale, se non volete fare la figura dei cafoni.
Avete preferito le calde spiagge del Messico, dove restare in panciolle a godersi il tramonto, tra un taco e una tequila? Ecco, dimenticatevi le posate, qui (per i tacos) le usano solo le persone terribilmente snob.
Se siete in un locale, accordatevi prima su chi pagherà la cena, per evitare teatrini al momento del conto. Se invece siete ospiti, non toccate il cibo nel piatto finchè il padrone di casa non augurerà a tutti “buon appetito”.
Restate all’interno dei confini europei, magari affidandovi a un viaggio studio per perfezionare il vostro inglese?
Le regole auree da sapere negli United Kingdom riguardano tutte lui, l’elisir della regina: il tea.
Mentre mescolate non toccate le pareti di ceramica con il cucchiaino e, una volta finito, non lasciatelo all’interno della tazza; posatelo invece sul piattino, con il manico rivolto nella stessa direzione di quello della tazza.
N.B. non mettete i gomiti sul tavolo se non volete far inorridire chi siede con voi: qui ci tengono, anche più che da noi.
Se invece i vostri studi si concentrano sull’idioma del Re Sole, scordatevi di fare “alla romana”; in Francia il Bon Ton prevede che il conto sia saldato da uno solo dei commensali.
Il pane va spezzato e non sbocconcellato, e serve per aiutarsi a guidare il cibo verso le posate. Le mani devono essere tenute sempre sul tavolo, mai in grembo.
Credits immagini: foodbeast.com
Un post utilissimo per chi come me ama viaggiare! Grazie mille 🙂
Grazie a te Elena e…buon viaggio! 😉