Sarà la sua varietà, la sua versatilità, il suo profumo.
Di solito, non lascia indifferenti: il formaggio lo detesti o lo adori.
Io faccio parte della seconda categoria e mi contengo con non poca difficoltà: lo limito, ok, ma non potrei mai farne a meno.
Come aperitivo, ma anche per un fine pasto con il botto, sfoderare un cheese platter con tutti i dovuti crismi è oggettivamente un tocco di classe.
Tra esperimenti ed esplorazioni, ho riassunto qualche consiglio utile per meritare la standing ovation da parte dei vostri ospiti.
Quale scegliere
· Prima di tutto una regola generale: più tipologie di formaggi si scelgono, più sarà complesso trovare loro il giusto abbinamento con accompagnamenti e vino. Si suggerisce di selezionare da 3 a 5 varietà: un formaggio fresco, uno molto cremoso, uno a pasta medio/dura, uno stagionato e un erborinato. Il mio mix ideale prevede caprino fresco o ricotta di bufala, Camembert, scamorza affumicata, Parmigiano Reggiano, castelmagno. Per un tocco di originalità, potete aggiungere anche un pecorino aromatizzato : i miei preferiti? Al tartufo o allo zafferano.
· Includetene uno per ciascuna varietà di latte (vaccino, caprino, ovino, misto)
· Potete optare per un assortimento tematico: es. formaggi francesi, di una specifica regione italiana ecc.
Come servirlo
· Aperitivo: se lo preparate con poco anticipo, meglio servire i formaggi già tagliati; sarà più pratico per gli ospiti servirsene. Lasciate il tagliere (meglio se di legno) coperto con un canovaccio per preservare il corretto grado di umidità. Prevedete, tra tutto, 40/60 gr a persona
· Fine pasto: lasciate che ognuno si serva di quanto preferisce, anche per evitare di trovarvi con molti avanzi; prevedete sempre un coltello per ogni tipologia di formaggio (punta arrotondata per i formaggi freschi, lama seghettata per formaggi morbidi con la crosta, a doppia punta per i formaggi più stagionati a pasta dura). Prevedetene 30/40 gr a persona
· In ognuno dei due casi, quando portate in tavola il tagliere illustrate le varietà che lo compongono
· Abbiate cura che i formaggi siano a temperatura ambiente
· Disponeteli in senso orario, dal più delicato al più intenso
Accompagnamenti
· Il pane: meglio sceglierlo neutro. Una baguette a fette va benissimo. Sono ammesse le varianti con olive/noci/frutta secca, particolarmente indicate come accompagnamento per i formaggi. No a focaccine e cracker salati.
· Come matching, pomodori secchi e olive. Frutta fresca, dai più classici uva e fichi o – se non si è in stagione – fettine di mela, pera, frutti di bosco – secca come uvette, fichi secchi e albicocche disidratate o noci e mandorle.
· Per aggiungere un tocco di dolcezza, mettete a disposizione glassa di aceto balsamico, miele e composte di frutta o verdura (mosto, fichi, mostarda, cipolle caramellate, pomodori verdi).
· Un tocco di classe? Pain d’epices o fettine di panforte da consumare con i formaggi più stagionati
Il vino
I miei preferiti sono i rossi corposi, o i passiti, con cui penso non si sbagli mai. La teoria vuole però che gli abbinamenti più corretti siano questi: vini secchi bianchi o rosati per i formaggi a pasta fresca, rossi vivaci e di medio corpo per quelli a pasta molle e media, rossi corposi per i formaggi a pasta dura e stagionati e da meditazione per piccanti ed erborinati.
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