Tante volte, dalle pagine di questo blog, ho parlato di progetti nati da persone che decidono con coraggio di dare vita ad un piano B, di lasciare il lavoro-marito che non amano più e di seguire la nuova vita che vivranno col nuovo amante-progetto.
Abbracciano rischi, lottano, ci credono, amano e vivono nuove occasioni, nuovi esperimenti, cambiamenti di cui non conoscono il risultato, ma solo il divenire giorno dopo giorno.
E in questo divenire si sentono vivi. Realizzati, elettrizzati.
Mai come da quando scrivo per Pepite ho capito che la vita è piena di sfumature, di piani B, ma anche C, D, Z…
Anche Pepite lo è. Nel suo piccolo, per me lo è. Una seconda chance.
Una finestra aperta, una boccata d’aria.
Confesso, che dopo poco più di un anno e mezzo, ancora non so che lavoro farà questo bambino ‘da grande‘, ma come tutte le mamme, lo tengo ancora coccolato tra le mie braccia, scrutandolo critica e amandolo senza se e senza ma.
E non perchè credo che non possa diventare più bello, più ricco, più ampio, ma perché mi ha dato la possibilità di rimettermi in gioco, di farmi leggere, criticare, correggere, ma anche dire quello che penso, di essere finalmente me stessa.
Una Ilaria un po’ San Tommaso, che cerca di credere ai sogni solo dopo aver visto quelli degli altri prendere forma, nome, luogo, logo e così via.
Un po’ per provare, un po’ per scherzo, ho deciso di partecipare a Blogger we want you, il contest che Grazia.it ha indetto per selezionare, tra i candidati, alcuni futuri IT bloggers.
Vincere io? Naaaaaah, non se ne parla, partecipo perchè me lo devo, perché anche i miei sogni hanno diritto ad almeno un tentativo…e se fanno i bravi anche a qualcuno di più, dai!
Leggo Grazia da quando adolescente, lo sfogliavo con mia mamma, leggo Grazia.it quando ho bisogno di un consiglio immediato, di appagare la mia voglia di cose belle sulla sezione Shop.it (e quale poteva essere una delle mie preferite se non quella dove fare acquisti??).
Grazia.it rappresenta l’evoluzione, l’aprirsi ad un mondo che ha ancora bisogno di sentire il fruscio seducente delle pagine di una rivista, ma che ama anche le mille finestre aperte del digitale, la democrazia di dire la propria opinione, di trovare tutto quello che si cerca.
Ed ecco questo post.
Un po’ scettica, un po’ divertita, un po’ speranzosa.
Se anche voi credete nel piano B, nel secondo amore, nella seconda opportunità beh, mandate questo Pepite all’Università.
La retta da pagare è poco più di un click.
Grazie 🙂
io ho un bracciale splendido: ne sai niente???
lo adoro e tutte le mie amiche ne vorrebbero uno,baci, baci Sandra
Autore
Eheheh, si ammetto di conoscere bene quel bracciale ed è bello…come te!!
Un bacione!