Al mio tre facciamo tutte insieme un grande sospiro e dimentichiamoci – almeno fino a giugno dell’anno prossimo – del rientro dalle vacanze, del sole, del mare e di quella vaga abbronzatura sulla pelle che potrebbe persistere sulle più fortunate. La realtà dei fatti è che Novembre è arrivato silenziosamente e mi piacerebbe poter dire lo stesso sulle temperature che s’è portato dietro… invece no.
Siamo giunti in quel periodo dell’anno in cui ogni mattina è un trauma mettere anche solo l’alluce fuori dalle coperte, in cui in casa ci trasformiamo in plaid ambulanti con calzini di spugna dentro i quali infiliamo pigiami e tutone, in cui la tisana calda diventa il simbolo della nostra salvezza per la sopravvivenza e in cui mangiamo come se non ci fosse un domani “tanto è inverno mica metto il costume”.
In sostanza, stiamo affrontando quel momento in cui i nostri partner ci vedono più o meno come una grande fonte di antisesso. Come biasimarli? Dobbiamo tentare in tutti i modi di farli ricredere e quindi, anche se l’idea di affrontare il freddo è una cosa che mette a dura prova gran parte della popolazione femminile del Nord Italia, almeno per uscire cerchiamo di darci un contegno.
So che è difficile abbandonare i piumoni e i pile con cui ci trasciniamo dentro le mura domestiche, quindi mi sento in parte vicina a voi se pensate che l’abbinamento più cool della stagione sia la felpa del fidanzato che arriva almeno al ginocchio, leggings, Ugg, cappotto pieno di pelo ormai infeltrito, sciarpona gigante.
Non c’è necessariamente bisogno di assumere le sembianze di un omino Michelin durante la stagione invernale e fidatevi che ve lo dice una che il freddo lo patisce eccome!
Nonostante i trend dell’anno siano giacche over, pantapalazzo, parka col pelo che spunta dal cappuccio di ogni colore presente sulla faccia della terra (che Dio ce ne scampi e liberi), e qualsiasi altro indumento che nasconde le forme femminili manco si fossero messi d’accordo, se ci impegniamo abbiamo ancora delle buone probabilità di risultare vagamente attraenti nei mesi che seguono.
Oltre a suggerirci silhouette improbabili che si addicono solamente a spilungone con peso medio 50 kg, questo autunno-inverno possiamo sbizzarrirci nel negozi pronto moda e scegliere quello che più ci piace, senza rinunciare a un minimo di garbo.
VELVET SOFT
Dato che ormai ce l’hanno rifilato in qualsiasi colore e sotto qualunque aspetto, avrete capito senza troppe difficoltà che questo è l’anno del ritorno in grande stile di sua maestà velluto. Che vi piaccia o no, è d’obbligo averne almeno un pezzo nel vostro armadio e caso/fortuna vuole che oltre a essere di super tendenza è anche un tessuto particolarmente caldo. Ci possiamo quindi divertire nella scelta dei capi, partendo da una semplice t-shirt, fino ad arrivare ad abiti, tute, pantaloni, cappotti.



FELPE&MAGLIONI… Sì MA TRENDY
Se siamo invece in mood milanese imbruttito e quindi zerosbatti di pensare a cosa e come abbinare quel capo tanto fico che abbiamo comprato lo scorso weekend, ricordiamoci che la sorte è ancora una volta dalla nostra parte.
Infatti questo è anche l’anno in cui il pret-a-portèr ci offre una carrellata di maglioni e felpe, entrambi reinterpretati in nuove forme e arricchiti da dettagli che li rendono pezzi unici e soprattutto molto fashion. Li troviamo crop, extralong, con spille, toppe e chi più ne ha più ne metta.





COAT FOREVER
Non dimentichiamoci però della nostra lettera di presentazione invernale, quello che vuoi o non vuoi è la prima cosa che si vede, che devi abbinare correttamente e che dovrebbe esser presente almeno in 5 varianti nell’armadio di ogni donna..è lui o non è lui?
Ma certo che è lui! Il cappotto amiche!
Max Mara ce lo rifila dagli anni ’50 in ogni taglio, colore, lana, possibile immaginabile.
Ora, so benissimo che il suo famosissimo camel coat rimane il sogno segreto di qualunque donzella ma dato che non è propriamente accessibile e alla portata di tutti, possiamo nuovamente contare su tutti i marchi che lo imitano. Rimane un dato certo però che il cappotto sarà sempre sinonimo di eleganza, linearità e pulizia.
Lo indossi col denim e la sneaker, col tailleur feat. tacco, lo puoi tenere allacciato, puoi slacciarlo rischiando una congestione, puoi sceglierlo corto, lungo, a mò di blazer, stampato, ton-sur-ton, spigato, liscio, doppiopetto. Potrei continuare a vendervelo per ore e ore ma non ne usciremmo più quindi spero che quanto detto basti per farvi correre ad aprire il vostro armadio e farveli apprezzare ancora di più e soprattutto ricordatevi che contrariamente a piumini e parenti, il cappotto slancia la figura e quindi il rischio di assomigliare al mostro marshmellow dei ghostbusters è lontano anni luce!





TACCO + CALZINO
Rimane ora un ultimo punto da affrontare e di cui mi faccio portavoce consapevole di poter ricevere milioni di critiche da chi proprio questa cosa non la può patire e che è una delle cose che più mi vede in disaccordo col mio ragazzo proprio pochi minuti prima di uscire di casa.
Mi sento in dovere di concludere il tutto parlando del binomio più odiato dagli uomini dopo il temutissimo domenica/ikea e cioè la questione tacco + calzino.
Lo so lo so, è difficile da digerire più o meno quanto una parmigiana alle tre del mattino ma ci si può abituare, garantisco io. Premesso che sono più che favorevole all’accoppiata soprattutto quando non puoi fare a meno di indossare quella scarpa ma c’è il rischio che ti si atrofizzi il piede dal freddo, qui lo dico e qui lo confermo, sono assolutamente contraria a quell’orrendità che si vede in giro in primavera calzino di spugna + ciavatta.
E nonostante questi sentimenti contrastanti a riguardo, trovo che col giusto calzino e la giusta calzatura non si corra il rischio di sembrare una senzatetto, anzi, si dia quel valore aggiunto e chic e ve lo proverò!




Foto Credits – www.zara.com – Pinterest – www.asos.com
ciao! il cappotto cammello nella foto di che marca è? grazie!
sara