Ognuno ha i propri limiti e le proprie, inspiegabili paure.
Io ad esempio, che nuoto da quando avevo sei anni, ho sempre avuto paura della profondità, non sono mai riuscita a spingermi oltre quel limite dove sapevo di non avere certezza di toccare il fondo, in caso mi fossi fermata.
Panico, perdita di controllo, paura di non farcela. Un po’ come succede a volte nella vita.
E come succede a volte nella vita, il limite e l’antidoto di certe paure siamo noi stessi e la voglia di metterci in gioco.
Ora, provateci voi ad andare in Mar Rosso e fermarvi a costeggiare la barriera corallina senza sentire il richiamo del blu del mare e della sua meravigliosa vita nascosta.
Restare fermi per paura. La cosa più vigliacca eppure così comune che possa esserci, quella di non andare oltre solo per mancanza di coraggio.
Eppure dovrei saperlo che nessuna paura riesce a reggere davanti alla bellezza della vita, e al richiamo di un regalo tanto più prezioso proprio perché neanche lontanamente immaginato.
E così, la nostra vacanza a Sharm El Sheik ospiti di Settemari al Jaz Belvedere è diventato non solo un momento di relax e coccole all’interno di una struttura che ci ha viziato con massaggi, cene spettacolari, animazione e un servizio a 360° pensato per tutti, ma anche un momento che ricorderò sempre, quello in cui ho deciso che non me ne fregava niente di avere paura e mi sono buttata.
Nuotare tra i pesci, nel silenzio del blu profondissimo del mare caldo, all’interno del complesso del parco di Ras Mohamed, è stata un’esperienza non solo bella, ma anche fortificante.
Quando superi qualcosa che ti sembra oltre la tua possibilità e ti accorgi che il vero pericolo eri solo te stesso, la sensazione che arriva indietro è d’impagabile soddisfazione.
Una vacanza quindi due volte speciale, raccontata in tempo reale qui e attraverso le foto che state vedendo, quelle in cui però manca il profumo del mare, il caldo del vento al mattino camminando sulla spiaggia, il sapore morbido dei dolci egiziani, il calore del sorriso e dei gesti gentili di chi lavora in un grande complesso facendolo con professionalità e buonumore.
Un resort bellissimo dove fermarsi in camera a guardare il mare poco prima di andare a cena, sentirsi a casa, rilassarsi con uno dei massaggi migliori che abbia provato (la parte spa è curatissima), bere un karkadè bollente o freddissimo e scoprire la bellezza e insieme l’asprezza del deserto e della luce bianchissima del sole di mezzogiorno.
Una vacanza che ci resta nel cuore per tutti questi motivi e per quella bella sensazione di vittoria che mi ha lasciato; una vittoria piccola per alcuni, grandissima per chi vi scrive perché mi ricorda, non certo senza qualche punta di disincanto che cerca di minarla, la speranza che il momento più difficile è sempre quello che precede il salto.
Jaz Belvedere
Sharm El Sheikh