Il Trentino arriva sempre quando ne abbiamo più bisogno, quando siamo talmente con l’acqua alla gola per la stanchezza accumulata in un anno di lavoro che a volte mettiamo in discussione anche le più piccole certezze. E come tutte le cose autentiche, le montagne, il verde, l’aria fresca e tersa e i modi di fare sinceri e piacevolmente gentili ma senza tante smancerie delle persone che ci vivono ci aiutano a tornare coi piedi per terra, a allentare il nodo della cravatta dello stress, a traghettarci verso le vacanze, quelle ‘lunghe’.
Quest’anno, per il nostro secondo #albeinmalga (il primo qui) ha avuto come splendida cornice il verde dell’Altopiano di Pinè e come fotografia la deliziosa Malga Stramaiolo, una malga in piena regola ma anche un agriturismo in cui mangiare benissimo (leggendari i canederli fatti in casa) e dormire al calduccio coccolati solo dallo scampanio delle mucche al pascolo la notte. Al freschetto, insomma.
Andrea, allevatore e ‘malgaro’ accoglie turisti e ospiti della malga portandoli nelle stalle, spiegando come si munge e dando la possibilità a qualcuno di fare una prova, ehm, sul campo. I bambini imparano che le mucche esistono non solo nei cartoni animati, gli adulti, io per prima, guardandole negli occhi e accarezzando un musone che cerca coccole riflettiamo sul fatto che forse, quell’idea di diventare vegetariano non sia poi così scema, anzi.
Poi si impara come si fa il formaggio, si segue Andrea in ogni singolo passaggio e infine, si rompono le righe verso una colazione che ripaga di qualsiasi alzataccia.
Giusto il tempo per rifocillarsi e mettersi in cammino verso il Rifugio Tonini dove, tra un’esibizione musicale tra fisarmoniche e buffe chitarre fatte di cucchiai e clacson, i proprietari ci insegnano che in montagna le calorie non contano (…ok, crediamoci) e ecco che arriva il Piatto dell’Alpino: canederli, luganega arrosto, polenta, formaggio fuso, crauti e volendo, anche fagioli. Se poi ve la sentite, il posticino per il dolce c’è sempre.
Il sabato in Malga è trascorso velocemente, tra chiacchiere e risate con Alessia di Menta Piperita e Martina, che ci sembrava praticamente di conoscere da sempre, mentre la domenica, se restate un po’ nei dintorni, sappiate che la Pasticceria Pinetana organizza dei corsi di cake design super carini anche per bambini sotto la paziente guida della dolcissima Giulia. Non vi mostro la mia torta di design perché rispetto a quelle di Alessia e Martina e anche di Andrea, potrebbe seriamente mettere in discussione la mia reputazione di amante del buongusto.
Poco prima di partire, se di luganega e polenta siete abbastanza sazi, restare leggeri con il gelato dell’ Agrigelateria che si affaccia sul lago e ordinate i gusti realizzati con i piccoli frutti che Tarcisio e Roberta coltivano direttamente nei propri orti, sono deliziosi (assieme al sambuco, altro gusto da assaggiare).
Se volete saperne di più sui prossimi appuntamenti con le #albeinmalga, allora date un’occhiata qui.
Noi ringraziamo il Trentino che ci ha rimesso al mondo, come sempre; Alessandra e Claudia che ce ne hanno dato la possibilità, Lorenza e il suo entusiasmo contagioso e sicuramente Karin per averci fatto sentire, ancora una volta, a casa.