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QUI FOOD – (NON SOLO) PASQUETTA, PAZZI PER I PICNIC

Per la gita fuori porta di Pasquetta, il picnic è uno dei must indiscussi, insieme alla grigliata.

Piedi scalzi e fiori tra i capelli, sabbia e conchiglie nelle scarpe, torrenti ghiacciati a tenere in fresco le bevande: che siate tipi da montagna, mare, parco cittadino o anche tetti e terrazzi (per uno stile più underground) avete in comune 5 aspetti da non lasciare al caso per un’organizzazione di impeccabile relax e bellezza.

Il cestino

Che lo vogliate pratico, per una gita in compagnia o romantico, per un tete-à-tete per una autentica déjeuner sur l’erbe è obbligatorio attrezzarsi di cestino da picnic!

Lo zaino di Greenfield Collection ha un’attenzione particolare al fattore termico: cibi e bevande si mantengono caldi o freddi fino a 7 ore e sono presenti ben due refrigeratori per bottiglie.

Di gusto deliziosamente parigino la proposta di Les Jardins de la Comtesse. In dolce compagnia o con l’amica del cuore sarà un po’ come sentirsi accomodati sull’esplanade degli Champ de Mars, a sbocconcellare formaggio (francese, ça va sans dire) sotto lo sguardo protettivo della tour Eiffel.

Del resto, il termine picnic deriva proprio dal francese verbo piqueniquer, mangiucchiare, in cui piquer significa “pizzicare” e nique, “cose di poco conto”.

 

cesti_picnic

 

La coperta

La coperta a scacchi, posata direttamente sull’erba, è uno dei must irrinunciabili per un picnic con i fiocchi. Meglio sceglierla impermeabile, che non tema l’umidità.

Quella in pura lana 100% di Tartan rugs, che ci traghetta immediatamente in Gran Bretagna grazie alla sua deliziosa fantasia Royal Stuart, si ripiega come una piccola borsa a mano ed è lavabile in lavatrice.

Praticità e stile, win-win.

 

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Il menù

Da sempre, pranzo al sacco fa rima con tramezzini, a voler esagerare insalata di riso?

Niente di male, ma con poco sforzo potreste ottenere una resa decisamente maggiore!

Dove possibile, preparate già delle monoporzioni che renderanno più agile la distribuzione, specialmente se la compagnia è numerosa. Quiche e focacce si possono preparare in formato mignon, così come le frittate e perfino le lasagne. E poi ancora polpette, muffin e croissant dolci o salati.

Lavate in anticipo frutta e verdura (come lo vedete un bel pinzimonio, magari corredato da una vaschetta di hummus?) ma ricordate di asciugarla bene prima di riporla, perché non perda freschezza. Il pane, invece, meglio portarlo intero e tagliarlo sul momento, per preservarne la morbidezza.

Non condite in anticipo i cibi, potrebbero alterarsi o addirittura “cuocersi”.

Non esagerate sulle quantità, viaggerete leggeri al ritorno.

 

monoporzione_picninc

I rifiuti

Superfluo da specificare, i luoghi che accolgono il nostro relax meritano di essere lasciati nello stesso ordine nel quale li abbiamo trovati e goduti.

Ideato dal gruppo creativo di Tokyo MAQ, Inc. Il progetto Garbage bag art work intende sensibilizzare sul tema dell’inquinamento attraverso un design originale e d’impatto dei sacchetti per rifiuti.

Impossibile abbandonare un tanto adorabile (e biodegradabile) coniglietto, scommetto non resisterete a portarlo a casa con voi tenendolo per le orecchie – pardon – i manici.

 

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Le decorazioni

Volete rendere il vostro picnic un momento davvero speciale, la cornice di un festeggiamento o magari di una promessa importante?

La prima proposta è perfetta per i più pigri, perché non richiede di fare nulla: lo spettacolo lo offre tutto la natura, basta affidarsi alla luce del tramonto!

Richiede un po’ di lavoro, invece, ma la resa è impagabile: parlo del gazebo. Semplice da improvvisare tirando tende di garza o candide lenzuola attraverso i rami, dona un tocco intimo e un sapore di gioco d’infanzia.

Personalmente, voto i palloncini: fanno subito pensare a Up, a una casa come un castello e a un amore che dura una vita intera… e anche di più.

 

picnic_decorazioni

 

Margherita
Margherita

Margherita Daverio, alias Cannella e Confetti. Classe ’84, vive a Milano dove lavora come PR.
Adora le perle e i cammei, le tovaglie della nonna e le acconciature anni ’30, tanto che a volte ha la sensazione di essere nata in un’epoca sbagliata.
Meteropatica e freddolosa, tollera l’inverno solo come conditio sine qua non per la neve e il Natale (che le scorre nelle vene 365 giorni all’anno).
Sognatrice ad occhi aperti ed eccessiva negli affetti, non potrebbe mai rinunciare alla famiglia, allo zucchero e ai suoi capelli lunghi.
Dal 2013 porta cuore e cucina nel foodblog www.cannellaeconfetti.it.

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