Quando ho scoperto di aspettare una bambina ho capito che programmare un viaggio in Scandinavia sarebbe stato poco saggio (soprattutto perchè sarei stata al settimo mese e avevo poco margine per volare in aereo). Ho ripiegato allora su quella che mi sembrava un’alternativa safe ma sicuramente più noiosa e banale: l’Austria e su un’assicurazione viaggio che mi desse sicurezza in ogni evenienza.
I viaggi ‘mare-spiaggia-casa-ristorante-casa‘ non fanno davvero al caso mio perchè mi annoiano, ecco perchè abbiamo pensato a un piccolo tour austriaco con partenza da Vienna per poi approdare a Graz, Salisburgo e infine ancora a Vienna.
Il mio timore di un viaggio scontato e poco divertente è stato totalmente sconfessato, mi è sembrato di fare più viaggi in uno solo: Vienna è viva e giovane nonostante i secoli di storia di cui si vestono le sue strade, Graz è trendy e molto nordica, Salisburgo invece romantica e un po’ retrò.
Insomma tanti mood in un percorso solo, mica male. Ecco perchè ho pensato di scrivere una piccola guida all’Austria, perfetta per chi la pancia ma anche per chi non ce l’ha e ha voglia di lasciarsi stupire, a poche ore di volo dall’Italia.
Come dicevo nella premessa, Vienna è davvero meravigliosa, ma non solo per i suoi palazzi chiari e maestosi, ma anche per la vita e la cultura che si respira soprattutto in alcuni quartieri. Il nostro preferito è sicuramente quello dei musei, il MuseumQuartier, cuore pulsante della città anche per i locali e le iniziative che lo vedono protagonista durante l’anno (ad Agosto ad esempio concerti, proiezioni e street food a go-go durante il Film Festival).
All’andata abbiamo deciso di dormire proprio nel quartiere dei Musei e in quello che penso ad oggi sia diventato il nostro albergo del cuore: il 25 Hours, che fa parte di una nota catena di hotel distribuiti in Europa del Nord. Divertente, colorato, con un ristorante fantastico, roof top strategico che tutte le sere si anima di dj-set e feste e anche angolo shopping.
Noi lo abbiamo amato non solo per la posizione comodissima (a due passi dalla metro e comunque a mezzo passo da tutti i quartieri più interessanti della città) ma anche per il clima vivacissimo ma non chiassoso e il suo staff gentilissimo.
Perfetto per tutti, anche per giovani famiglie con bambini (o adolescenti).
Al ritorno invece abbiamo dormito in un posto nettamente diverso, ma che abbiamo comunque amato, soprattutto per la posizione comodissima, lungo la Ringstrasse e vicinissima al centro e anche all’Opera di Stato: il Grand Ferdinand.
Roof top super bello con vista dei tetti della città e piscina scoperta vista Vienna, meglio di così? Colazione cara ma buona, perfetto se volete davvero coccolarvi, anche se tra i due preferiamo il 25 Hours perchè più giovane e meno ingessato.
Cosa vedere a Vienna non è proprio così scontato, perchè di fatto sarebbe da vedere tutto.
Ma posso dirvi per cosa abbiamo optato noi: dormendo a due passi dai musei, un giretto è stato d’obbligo al Leopold che ha peraltro anche un bistrot carinissimo e buono per pranzare. Se avete tempo potete certo visitarli tutti quanti, noi abbiamo optato per questo e il Mumok, il museo di arte moderna. Se avete bimbi, allora portateli anche al Zoom, tutto dedicato a loro e che li mette nella possibilità di giocare e di creare.
Se avete amato Sissi e avete visto tutti i film su Rete 4 allora andate al museo a lei dedicato all’interno di Hofburg, la residenza imperiale e scoprire una piccolissima parte della sua vita (e del suo punto vita sottilissimo frutto di massacranti esercizi fisici, dieta e tantissimi trattamenti) attraverso abiti, stoviglie e altre curiosità.
Non distante, il Duomo di Santo Stefano è il simbolo di Vienna e volenti o nolenti ci passerete davanti più e più volte: che decidiate di visitarlo internamente oppure no, avrete sicuramente modo di vederlo e apprezzarne l’architettura.
Se non volete farvi portare in carrozza da uno dei tanti cavalli lì intorno, vale la pena prendere il tram e farvi un giretto sulla Ringstrasse che ospita alcuni degli edifici e monumenti più importanti di Vienna, dall’Opera di Stato al Museo di Belle Arti.
Non perdete l’ex residenza estiva degli Asburgo, Schonbrunn Scholls, oggi patrimonio dell’Unesco. Personalmente ho amato moltissimo il Belvedere con i suoi meravigliosi giardini, i giochi d’acqua e le opere d’arte che ospita, non ultima una mostra tutta dedicata a Gustav Klimt.
Una passeggiata lungo Danubio ci sta sempre bene, ci si arriva con la metro e potete scegliere se optare per uno dei tanti localini che lo costeggiano (soprattutto la sera per bere qualcosa) oppure fare una sosta pic-nic portando voi il vostro pranzo, come fanno i viennesi che vengono qui a rilassarsi.
Ah, sarete sicuramente fermati mille volte da giovani imparruccati vestiti da Mozart che vi propongono concerti un po’ ovunque: nel caso sceglietene uno all’Opera di Stato, magari sarà un po’ turistico e caro, ma se non siete degli habituè della Scala e quindi super esperti, vi farò comunque piacere ascoltare brani celebri in un tempio celebre della musica classica.
Infine, il Hundertwasser Village coi suoi palazzi colorati è il quartiere di tendenza del momento: leggermente distante dal centro, uno dei posti più fotografati del momento, molto vivo e di tendenza, vale la pena andare a scoprirlo.
Credits foto Instagram @seymen.b
Sicuramente scriveremo un articolo a parte per le pasticcerie, bakery e tutti i localini deliziosi che trovate a Vienna.
Se amate la Sacher, allora fate i turisti e andate all’hotel omonimo e ordinatene una fetta accompagnata da caffè viennese (con panna). Rientra nella lista delle cose ‘da fare’ almeno una volta nella vita, anche se noi abbiamo preferito nettamente lo strudel di mele, ci è sembrato davvero avesse una marcia in più. Se optate per una colazione ad altissimo tasso glicemico, Demel, la pasticceria che fu di Sissi e Franz, è perfetto: classico e con delle torte esposte da scegliere che vi faranno andare in dissonanza cognitiva… non saprete quale scegliere! Ha anche una piccola boutique annessa cara come una gioielleria ma con dei packaging da colpo di fulmine.
Noi abbiamo assaggiato la Himbeer Kardinalschnitten una vera e propria bomba ripiena di crema e lamponi.
Il bircher muesli più buono invece lo abbiamo mangiato da Gubler&Gubler, un posticino piccolissimo con un delizioso bancone verde non distante dal MuseumsQuartier: andateci perchè è davvero accogliente, così come lo è la Pure Living Bakery coi suoi divani di pelle pronti ad accogliere le vostre colazioni a base di Luxury Sweet Tooth Toasted Bagel.
La Wiener Schniztel (cotoletta alla viennese – colei che ha dato origine a quella milanese, per intenderci) è praticamente dappertutto: se volete qualcosa di un po’ più sofisticato allora provate due ristorantini vicini: il Chestnut Vienna e il Corsico, praticamente uno dopo l’altro.
Quello che ci ha conquistati per cibo e atmosfera però è il Glacis Beisl che quando il tempo lo permette ha anche un delizioso dehors illuminato da tante lucine e che propone una cucina che mixa proposte austriache e europee in un connubio convincente che ci è piaciuto moltissimo.
Il brunch provatelo al Vollpension o al 1500 Foodmakers, il ristorante del 25 Hours, trendy giovani e con un’atmosfera vivacissima ma rilassata.
Se dopo birra e wurstel avete bisogno di light and green allora provate Simply Raw, caffè-bistrot vegano e crudista che fa dei dolci davvero deliziosi.
Graz ci ha stupiti positivamente: nella regione della Stiria, questa città può essere definita come uno dei punti di riferimento del design austriaco.
Basti pensare agli edifici architettonici spettacolari che la caratterizzano come la Kunsthaus, la Murinsel, MUMUTH, i giardini botanici, e gli edifici universitari che la rendono una città totalmente da scoprire. Una città in fermento e a misura d’uomo, facile da vivere e da amare subito grazie ai suoi tramonti suggestivi e al mood rilassato dei suoi abitanti.
Abbiamo scelto il Wiesler Hotel sia per la posizione centrale ma anche e soprattutto per la meravigliosa sala da pranzo dello Speisesaal, il ristorante annesso dove fare una colazione abbondantissima ma anche pranzare e cenare a prescindere da dove alloggiate.
L’albergo ha, tra le altre cose, un servizio di barber e beauty service per farvi belli e regolare la vostra barba, una volta tanto tutto dedicato ai signori uomini.
Il Wiener è a due passi dal Kunsthaus, l’edificio futurista che ospita il museo d’arte della città.
Purtroppo lo abbiamo trovato chiuso, ma anche solo vederlo esternamente merita diversi minuti con il naso all’insù per le sue forme inusuali che lo fanno assomigliare ad un dirigibile.
Oltre al Kunsthaus, vi consigliamo di perdervi tra le stradine della città alla ricerca di negozietti in cui comprare cioccolatini e decorazioni natalizie, ma anche di prendere la funicolare e arrivare fino alla torre dell’Orologio che dal XVIII secolo scandisce il tempo della città e che merita che che superiate le vertigini, nel caso in cui ne soffriate.
A due passi dal nostro albergo, noi ci siamo fatti viziare più volte dal Kunsthaus Cafè dove ascoltare musica dal vivo, cenare, bere qualcosa e fare una colazione davvero spettacolare s piuttosto sostanziosa. Provate il vanilla chai latte per tornare un po’ bambini e riconciliarvi con il mondo intero! Sempre a colazione, provate il Ducks Koffee Shops, tenerissimo caffè in cui bere del buon caffè e mangiare una fetta di torta alle carote.
Altri posticini belli: Ginko, un green cafè perfetto per pranzo o per una pausa leggera, ma anche dal Mau Shi che propone cucina fusion asiatica molto raffinata in un ambiente spartano ma affascinante che ricorda un’abitazione.
Se cercate invece cucina stiriana allora provate Der Steirer, enoteca un po’ rumorosa ma molto carina dove assaggiare il gulash vegetariano di finferli e dumplings al formaggio (dei grossi gnocchi di pane gustosissimi).
Salisburgo è deliziosa come i suoi Mozartkugeln, i bon-bon di cioccolato e marzapane dedicati al compositore e genio che qui nacque e trascorse una parte della sua vita.
Più piccola di Vienna e anche un po’ meno ‘cosmopolita’ è comunque un piacere passarci qualche giorno, specialmente nel weekend quando è facile trovare molte persone in Dirdnl, il costume tipico, che brindano con birra e prosecco nei bar all’aperto e l’atmosfera è allegra e informale.
Abbiamo scelto di dormire a dieci minuti dalla città all’Hotel Gerl, albergo immerso nel verde, con due belle piscine (una coperta e una scoperta) e un centro benessere davvero perfetto per coccolarsi e farsi coccolare tra massaggi e hot stones.
La conduzione è familiare e molto accogliente, la colazione davvero buona. Ve lo consigliamo perchè lontano dal caos della città e sufficientemente vicino per raggiungerla in pochissimo tempo.
Anche se la troverete piuttosto affollata, la Getreidegasse è imperdibile: nel cuore del centro storico barocco ed è una strada in cui concedersi una bella passeggiata shopping e dove lasciarsi affascinare dalle insegne decoratissime dei negozi tradizionali che si mescolano alle catene più moderne e main stream.
Percorrendo la Getreidegasse vi ritroverete facilmente davanti alla casa di Mozart, se siete appassionati fateci un giretto. Non perdetevi però il castello di Hellbrunn e i suoi meravigliosi giochi d’acqua – qui vale la pena fare una piccola visita guidata perchè tra scherzi e gavettoni tornerete bambini (occhio al cellulare e alla macchina fotografica!).
Meritano sicuramente anche il Giardino e Castello di Mirabell e sebbene non sia possibile entrare a meno che non decidiate di alloggiare lì, anche il Leopoldskron, castello meraviglioso oggi diventato appunto hotel suggestivissimo anche perchè affaccia direttamente su uno specchio d’acqua che lo rende rromanticamente decadente.
Se volete mangiare una fetta di strudel o i Nockerl, allora dovete assolutamente andare al Cafè Tomaselli, il più antico della città e sicuramente il più celebre. Sicuramente turistico, nessuno lo nega, ma se veniste per la prima volta in Italia e foste stranieri, mangereste la pizza solo a Napoli o non andreste a vedere il Duomo?
Se volete una cena in grande stile (austriaco) allora c’è il St Peter molto chic e con piatti tipici, mentre se siete alla ricerca di qualcosa più ruspante e meno pretenzioso, allora c’è il Braurestaurant dove buttarsi a capo chino su gulash e cotoletta gigantesca, ma anche sull’ottimo piatto di formaggi stagionati.
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